Lo scorso luglio la Procura di Milano ha infatti presentato istanza di fallimento del gruppo, in crisi di liquidità e appesantito da quasi 3 miliardi di debiti.L’istanza è perà stato respinta in ottobre dal Tribunale alla luce anche di un accordo di ristrutturazione del debito elaborato dalla società con le principali banche creditrici, ex art.
Per cui l’aumento di capitale da 150 milioni di euro e il bond convertendo da 350 milioni saranno realizzati entro la fine di settembre.
Due operazioni che porteranno nell’azionariato del gruppo le banche creditrici , , , e la Popolare di Milano con conseguente forte riduzione della partecipazione del socio fondatore Luigi Zunino, oggi al 73% circa.Il prestito obbligazionario convertendo, che scade nel 2014, avverrà tutto tramite utilizzo di crediti non ipotecari, mentre l’aumento di capitale, al prezzo a 0,45 euro per azione, per 20 milioni sarà sottoscritto attravero la conversione di crediti non ipotecari e per 130 milioni cash.L’assemblea ha approvato anche la proposta di eliminazione del valore nominale delle azioni Risanamento.
Oggi In Borsa il titolo ha toccato un massimo a 0,4350 euro per poi indietreggiare a 0,4140 euro, mantenendo comunque un progresso dell’1,97%.Non ci sono invece ancora manifestazioni di interesse per le aree di sviluppo di Risanamento a Milano Santa Giulia e nell’ex area Falck di Sesto San Giovanni.
Fonte:
http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201001291521507584&chkAgenzie=TMFI